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Canaletto, il grande vedutista veneziano
Giovanni Antonio Canal, meglio conosciuto come il Canaletto, è stato uno dei più grandi vedutisti del Settecento. Oltre a unire architettura e natura nella rappresentazione topografica, i suoi quadri mostrano un’attenta resa atmosferica: Canaletto, infatti, prestava molta attenzione ad ogni singolo dettaglio che caratterizzava i diversi momenti della giornata, indagando con criteri di scientifica oggettività gli effetti e i cambiamenti della luce sul panorama circostante. Dava molto valore anche alla prospettiva, avvalendosi della camera ottica, antenata della macchina fotografica, per renderla al meglio nelle sue opere.
Canaletto nasce il 17, o il 18, ottobre del 1697 da una famiglia benestante della Repubblica Veneziana. Viene avviato alla pittura dal padre, Bernardo Canal (da qui il soprannome Canaletto, ‘piccolo Canal’), collaborando con lui e il fratello alla realizzazione di fondali per il teatro. La vera e propria spinta artistica del giovane Canaletto arriva con il trasferimento a Roma, dove ottiene i suoi primi contatti con i pittori vedutisti. È stato proprio durante il soggiorno romano che realizza le sue prime opere note, come Santa Maria d'Aracoeli, Campidoglio e Tempio di Antonino e Faustina, nelle quale inizia ad accostarsi al genere della veduta. Le prime due opere da lui firmate e con data certa però risalgono al 1723: si tratta di due Capricci - disegni fantasiosi, lontani dai temi religiosi o etici tipici dell’epoca - oggi conservati in collezioni private.
Grazie alla sua notevole abilità e alla tecnica, una volta tornato a Venezia, Canaletto riesce a diventare in breve tempo uno dei pittori più affermati della Serenissima. Nel corso degli anni venti del ‘700 le committenze cominciarono ad aumentare, anche grazie all’incontro con Joseph Smith, ricchissimo collezionista d'arte e console britannico a Venezia tra il 1744 e il 1760 nonché figura fondamentale per la carriera di Canaletto, fungendo da intermediario tra il pittore veneziano e i collezionisti inglesi.
Verso il 1740, quando la Guerra di successione austriaca (1741-1748) porta un forte decremento dei visitatori britannici a Venezia, il mercato del Canaletto si riduce drasticamente e il pittore decide di trasferirsi a Londra, dove riesce a crearsi una nuova clientela.
Torna poi a Venezia tra il 1756 e il 1757, per non spostarsi più: eletto all’Accademia Veneziana, continua a dipingere fino alla sua morte, avvenuta nel 1768.
Grazie alle sue impareggiabili vedute su Venezia, Canaletto è riuscito ad esportare ‘il mito di Venezia’ all’estero mostrando una città naturalmente incantevole, magica e tutta da scoprire!
Approfittate della grande mostra allestita nelle stanze del Palazzo Ducale di Venezia per ammirare da vicino le sue opere più famose, assieme ad altri capolavori dell’arte veneziana del XVIII secolo e dei suoi più grandi protagonisti … Il biglietto per la mostra ‘Canaletto a Venezia’ può essere acquistato online direttamente dal nostro portale!
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