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I tesori del Battistero di San Marco a Venezia
Al riparo dalla confusione dei visitatori che ogni giorno affollano la basilica di San Marco a Venezia c'è il battistero, un luogo affascinante e pieno di tesori nascosti.
Vi si può ammirare per esempio la tomba del doge Andrea Dandolo, colui che diede al Battistero il suo aspetto attuale nel corso del XIV secolo.
Questo doge fu l'ultimo ad essere sepolto nella basilica di San Marco e il suo monumento funebre è un capolavoro di scultura gotica: opera dei De Sanctis, è decorato con bellissimi rilievi che rappresentano il Martirio di Sant'Andrea e di San Giovanni Evangelista, mentre sull'urna c'è il corpo disteso del doge.
Al centro della sala campeggia lo splendido fonte battesimale in marmo e bronzo, opera del celebre scultore rinascimentale Jacopo Sansovino, che realizzò a bassorilievo sul coperchio otto comparti che rappresentano quattro scene della vita del Battista e i quattro Evangelisti, in cima la statua di San Giovanni Battista, opera di Francesco Segala.
L'altare è costituito da un grosso masso di granito rosso, portato qui da Tiro nel 1126 e dal quale, secondo la tradizione, Cristo avrebbe parlato alle folle.
Non si può poi non parlare della splendida decorazione musiva, realizzata nel XIV secolo, che racconta la vita del Battista, tra cui campeggia la splendida scena della danza di Salomè.
Il battistero di San Marco a Venezia è visitabile dal martedì al sabato solo con il tour La Basilica di San Marco e suoi tesori, prenotabile online su venetoinside.com.
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