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Il tempio Canoviano a Possagno
Possagno è un piccolo comune in provincia di Treviso famoso in tutto il mondo per aver dato i natali a uno dei più grandi scultori di tutti i tempi, Antonio Canova.
Nonostante la sua fama internazionale e il fatto che si fosse trasferito a Roma, Canova rimase sempre molto legato al suo paesino d’origine.
All’inizio dell’Ottocento, la vecchia parrocchiale di Possagno necessitava di urgenti restauri… Canova era stato più volte invitato dalla comunità a finanziare le spese dei lavori e così, già prima del 1812, aveva presentato un progetto per ricostruire la chiesa.
I capifamiglia, tuttavia, furono riluttanti a sostenere gli ingenti costi del nuovo edificio per cui, nel 1818, Canova decise di ricostruire la chiesa di Possagno completamente a sue spese. La sua idea era quella di realizzare un grandioso edificio circolare dotato di pronao, richiamo al Pantheon di Roma, ma con colonne doriche, come il Partenone di Atene.
L’11 luglio di quell’anno i possagnesi in festa accolsero il compaesano per la posa della prima pietra.
Il Canova non riuscì mai a vedere la sua opera conclusa poiché morì il 13 ottobre 1822. In base al suo testamento, i lavori furono affidati al fratellastro Giovanni Battista Sartori e, negli anni successivi, il progetto originario subì qualche modifica, anche per far posto al gruppo della Pietà e alla tomba dell’artista.
Finalmente, nel 1830, il tempio venne concluso e il 7 maggio 1832 venne solennemente consacrato dallo stesso Sartori, nel frattempo divenuto vescovo. L’intitolazione alla Trinità non è casuale, ma fa riferimento alla pala dell’altare maggiore dipinta dallo stesso Canova per la vecchia parrocchiale.
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