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La sala a fogliami di Palazzo Grimani a Venezia
Nel cuore del sestiere di Castello sorge uno dei più spettacolari edifici rinascimentali di Venezia: Palazzo Grimani.
Acquistato all'inizio del ‘500 dal Doge Antonio per i suoi figli, il palazzo venne poi ampliato e ristrutturato dal nipote del Doge, Giovanni, patriarca di Aquileia (1506- 1593).
Giovanni Grimani fu sicuramente uno dei massimi rappresentanti della cultura rinascimentale a Venezia: il palazzo venne ampliato e decorato al fine di ospitare la sua incredibile collezione di marmi greci e romani.
La carriera ecclesiastica del patriarca subì un tracollo nel 1546 per un'accusa di eresia, dalla quale dovette difendersi a Roma e al concilio di Trento. Nonostante fosse stato dichiarato innocente, il Grimani non riuscì ad ottenere la nomina a cardinale che tanto desiderava (si fece addirittura ritrarre in abiti cardinalizi!).
Questa vicenda, che lo tormentò fino alla morte, è illustrata in una delle sale più belle del suo palazzo, la sala a fogliami.
Decorata dall'artista Camillo Mantovano negli anni '60 del XVI secolo, presenta un incredibile soffitto affrescato con una fitta selva in cui sono presenti uccelli e piante (fra cui specie ‘esotiche' appena arrivate dal nuovo mondo come il tabacco e il mais).
Nelle lunette sono rappresentati animali e motti in latino: si tratta di rebus che alludono al travagliato processo per eresia subito dal patriarca e ribadiscono la sua innocenza e la sua fedeltà alla chiesa di Roma.
Oggi Palazzo Grimani è diventato un museo, aperto al pubblico da martedì a domenica, dalle 8.15 alle 19.15. L'originalità dell'architettura, la bellezza delle decorazioni e la travagliata storia che ne ha caratterizzato le vicende, lo rendono una meta di grande fascino negli itinerari veneziani... Su richiesta, Palazzo Grimani può essere incluso in un'originale visita guidata alla scoperta del Rinascimento veneziano!
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