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Il beato che viveva nel tronco di un albero nella scuola dei Carmini a Venezia
Opere e luoghi poco noti
Il beato che viveva nel tronco di un albero nella scuola dei Carmini a Venezia
Nel popolare Campo Santa Margherita a Venezia vi è un piccolo gioiello nascosto: la scuola dei Carmini. Si tratta di una delle poche confraternite devozionali a Venezia che sono sopravvissute alle soppressioni napoleoniche di inizio ‘800 e al suo interno sono conservate pregevoli opere d'arte, fra cui un soffitto del celebre pittore Gian Battista Tiepolo (1739).
Questa tela rappresenta un personaggio decisamente curioso, il beato Simon Stock. Nato in Inghilterra nella seconda metà del XII secolo, all'età di dodici anni lasciò la casa dei genitori e si ritirò come eremita sotto una quercia (da qui l'appellativo Stock, che deriverebbe dall'inglese antico e significherebbe tronco d'albero) e in seguito percorse a piedi le contrade del suo paese predicando. Dopo un pellegrinaggio in Terra Santa, avrebbe maturato la decisione di entrare come frate nell'ordine carmelitano e, attorno al 1247, alla veneranda età di 82 anni, fu scelto come sesto priore generale dell'Ordine.
Nel corso del XV secolo si diffuse nei Paesi Bassi una leggenda circa un certo ‘san Simone', il quale aveva avuto una visione della Madonna che gli rivelava il privilegio dello scapolare: quanti si fossero spenti indossandolo, sarebbero stati liberati dalle pene del purgatorio il sabato successivo alla loro morte. Presto la visione fu associata a Simone Stock, il Priore Generale dei Carmelitani. Proprio la visione del beato fu rappresentata dal Tiepolo nel soffitto della Sala principale della Scuola, in cui si vede la Vergine che appare a Simon Stock offrendogli lo scapolare.
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