Retrospettiva su Cia Salviati Pigatti
Dal 08 marzo 2008 al 13 aprile 2008

La rassegna, organizzata dall'Assessorato alle Attivit Culturali in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche per le pari opportunit, con il sostegno della Regione Veneto e il contributo di Aim, rimane aperta dal 9 marzo al 13 aprile (giovedì e venerdì 15-19.; sabato e domenica 10.30-13./15-19; ingresso libero ).
La retrospettiva su Cia Salviati Pigatti (1876-1977 curata da Stefania Portinari con testo in catalogo di Renato Cevese e ricordi biografici del nipote Guido Briganti, intende valorizzare questa coraggiosa figura di donna e di artista, vissuta in un tempo in cui la pratica dell'arte era per il sesso femminile significativamente subordinata al ruolo sociale e familiare.
La vita movimentata e romanzesca della Salviati attraversa tutto il Novecento: figlia di Antonio Salviati, sindaco di Arzignano e valente pittore, Cia dimostra ben presto la sua dinamica intraprendenza e l'indomito carattere. Orfana di madre, tra 1895 e il 1896 compie un viaggio a Napoli, visitando Firenze e Roma. Sposatasi con Ottavio Pigatti, compositore e direttore d'orchestra, soggiorna più volte sulle Dolomiti, da cui riporta paesaggi pieni di poesia. Si dimostra anche accorta imprenditrice, facendo costruire tra 1909 e 1912 Villa Igea al Lido di Venezia e un villino liberty sul lungotevere di Roma. Crocerossina durante la grande guerra, conosce D'Annunzio a Fiume; frequenta i salotti delle capitali, si reca a Parigi e a Londra; parla correntemente tre lingue. Nel 1939 visita Tripoli, dove abita sua figlia col marito Alberto Briganti, comandante dell'Aeronautica della Libia, e viaggia fino a Il Cairo. Durante la seconda guerra mondiale si rifugia nella villa di Casale, vicina a Vicenza, continuando a dipingere con uno stile che vira da accordi più realistici e accademici a un impressionismo tonale e romantico. Ritratti, fiori e vedute sono i temi che le sono cari, in particolare la sua amata Venezia, per la cui salvaguardia si batte strenuamente, tenendo corrispondenza con le maggiori personalit dell'arte e del giornalismo.
La mostra vicentina presenta una trentina di dipinti di vari periodi, dalla fine dell'Ottocento agli anni Cinquanta: i primi paesaggi di montagna; i ritratti di giovani napoletane e scugnizzi, eseguiti in occasione del suo soggiorno al sud; i ritratti di personaggi del bel mondo da lei frequentato; le composizioni di nature morte con fiori e vedute di Venezia.
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Informazioni
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Periodo: Dal 08 marzo 2008 al 13 aprile 2008
Luogo dell'evento: Chiesa dei SS. Ambrogio e Bellino di Vicenza
Contatti: e-mail: uffmostre@comune.vicenza.it
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